mercoledì, luglio 23, 2008

sempre in leggera controtendenza

cari lettori vi giro un articolo comparso oggi sul sito di repubblica...
il 99% degli italiani e non lavora ogni giorno per dare i soldi a questi
esseri!
e queste cose che fanno venire il nervoso ho paura che siano solo la punta
di un enorme iceberg, solo un esempio di quello che ogni giorno viene fatto
a nostra insaputa e che il piu' delle volte passa inosservato ai piu' che
non possono o non vogliono informarsi... e leggendo queste cose mi sento
sempre inerme, disarmato... mi chiedo cosa posso fare per evitarlo...
servono i girotondi, gli scioperi, i vaffaday, il votare contro?

http://www.repubblica.it/2008/07/sezioni/politica/giustizia-9/immunita-nel-mondo/immunita-nel-mondo.html

Dossier dell'Ufficio studi del Senato con un'analisi comparata spiega
Il Lodo Alfano "è uno strumento eccezionale e unico nel mondo"
Immunità del premier
"Anomalia solo italiana"
di CLAUDIA FUSANI

Immunità del premier "Anomalia solo italiana"
ROMA - "Un testo sobrio e ben calibrato nonchè in linea con le norme di
altri ordinamenti occidentali". Così, ancora stamani durante la discussione
generale nell'aula di Palazzo Madama sul lodo Alfano, il ministro della
Giustizia Angelino Alfano motivava l'approvazione dell'immunità per le
quattro più alte cariche dello Stato (presidente della Repubblica,
Presidente del Consiglio e presidenti delle due Camere).

Ma non è così. Come dice poco dopo il senatore Luigi Li Gotti (Idv) le altre
democrazie prevedono un istituto di immunità "solo per i capi di Stato".
Quindi, commenta il senatore rivolto ai banchi del governo, della
maggioranza e allo stesso Guardasigilli, "dite sciocchezze quando affermate
che questa norma ci allinea all'Europa. In realtà ci allontana".

E' lo stesso Ufficio studi del Senato, nella brochure di circa duecento
pagine che analizza la nuova legge, a mettere nero su bianco l'anomalia
tutta italiana.

Si comincia con un doveroso cenno storico: "Storicamente, la disciplina
dell'immunità, a partire quanto meno dal Bill of rights votato dal
parlamento inglese nel 1689 è dettata per tutelare i deputati contro le
possibili persecuzioni da parte del potere esecutivo che all'epoca di
identificava col sovrano". Quindi, seguendo l'evoluzione della storia,
immunità come scudo di protezione per i parlamentari da parte di chi
esercita il potere. I nostri padri costituenti quando nel 1948 introducono
nella Carta l'istituto dell'immunità, lo fanno sotto la spinta antifascista
per mettere al riparo il giovane parlamento repubblicano da una magistratura
fino a qual momento totalmente sotto il regime.

Da questo presupposto deriva che, come si legge nella relazione dell'Ufficio
studi del Senato, "nelle Costituzioni dei paesi membri dell'Unione europea e
degli Stati Uniti, il capo del potere esecutivo e i ministri possono essere
legalmente chiamati a rispondere delle loro azioni in sede penale e civile".
La Costituzione italiana già tutela "la funzione e gli atti ad essi
correlati", i cosiddetti atti funzionali. Per il resto ogni potere - tutti i
poteri - a cominciare da quelli del Presidente della Repubblica - incontrano
il limite che per i fatti estranei all'esercizio delle funzioni vige il
principio di uguaglianza: tutti uguali di fronte alla legge.

I capi di stato. Nell'ambito delle costituzioni europee la sospensione del
procedimento penale fino alla scadenza del mandato per gli atti penalmente
rilevanti e privi di rapporto con l'esercizio delle funzioni di Presidente
della repubblica "è prevista solo nella Costituzione greca (art.49), in
quella portoghese (art.130) e in quella francese". La Francia è una
repubblica presidenziale e quando nel 2007 fu introdotta l'immunità per il
Presidente-premier, ci fu un dibattito furioso, si parlò di "colpo di mano"
e comunque fu necessaria una revisione costituzionale. La modifica non
avvenne cioè, come in Italia e con le differenze tra i due ordinamenti, per
via ordinaria in un batter di ciglia.

Nessuna immunità in Germania. La Repubblica federale di Germania (art.1,
legge 1953) "considera il Cancelliere e i ministri dell'esecutivo titolari
di una funzione pubblica e applica ad essi la disciplina generale dei
funzionari del pubblico impiego". Cioè sono precessabili sempre e comunque
se commettono qualche reato. Se i ministri sono anche membri del Bundestag,
il Cancelliere e i membri del governo godono dell'immunità parlamentare,
cioè la non perseguibilità ma solo per opinioni e voti espressi nel
Bundestag. Questo è già previsto anche in Italia.

Spagna, Regno Unito e altre monarchie. I reali godono dell'immunità
assoluta. Così, soprattutto, i Borboni in Spagna e i Windsor nel Regno
Unito. A loro le rispettive Costituzioni assicurano "l'inviolabilità
assoluta". Ma, osserva il dossier dell'Ufficio studi, "stiamo parlando di
monarchie dove il capo del governo riveste una posizione costituzionale non
dissimile da quella dei ministri" che sono regolarmente perseguibili.

In Spagna la Costituzione "istituisce una riserva di foro speciale (sezione
penale del Tribunale supremo) a garanzia del membro del governo posto in
stato di accusa".

In Gran Bretagna "il premier e i membri del governo rispondono civilmente e
penalmente alla magistratura ordinaria di ogni loro azione compiuta
nell'esercizio delle funzioni di governo".

Negli Usa, la legge è uguale per tutti. I padri fondatori americani non
hanno avuti dubbi. E l'articolo II, sezione 4 della Carta prevede che "il
Presidente, il Vicepresidente e ogni altro funzionario civile siano rimossi
dall'ufficio ove, in seguito ad accusa mossa dal Congresso, risultino
colpevoli di tradimento, concussione e altri gravi reati". In poche parole
la Costituzione americana non contiene alcun riferimento esplicito
all'immunità del Presidente, del Vicepresidente e dei titolari di alte
cariche pubbliche federali. Un paio di esempi: Clinton dovette spiegare
pubblicamente i suoi rapporti con Monica Lewinsky; Nixon fu costretto alle
dimissioni dallo scandalo Watergate e poi sottoposto a processo.

Si legge nel documento dei cento costituzionalisti italiani presentato al
Quirinale: "L'immunità temporanea per reati comuni è prevista solo nelle
costituzioni greca, portoghese, israeliana, francese con riferimento però
solo al Presidente della Repubblica. Analoga immunità non è prevista per il
Presidente del consiglio e per i ministri in alcun ordinamento di democrazia
parlamentare analogo al nostro".
Ecco: non si capisce perchè il ministro Guardasigilli ancora stamani abbia
ripetuto che il Lodo mette l'Italia in linea con le norme degli altri paesi.

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1 commento:

Anonimo ha detto...

berlusconi hai rotto i coglioni! delinquente!